giovedì 26 marzo 2015

Torta di carote



Non sono vegana e non pretendo di fare alcun tipo di propaganda.
Ci tengo a partire con questo presupposto perchè già mi immagino i commentini sarcastici a questa ricetta, da parte di coloro che si sono un po' stufati dei modi aggressivi di alcuni attivisti vegan (da cui mi dissocio!).
E' anche vero, però, che la carne che si acquista al super, se non in alcuni casi, così come moltissimi altri prodotti di origine animale, a livello di qualità è da sconsigliare. Oltre al problema della provenienza, ci sono tutti i vari additivi, ormoni, antibiotici ed amenità varie, che arriviamo ad assumere, senza indugiare troppo sul fatto che il gusto è davvero scarso. Schiuma, bollicine, bistecche appetitose che si trasformano in miseri bocconi stoppacciosi.
Uova e latte, poi, spesso vengono ottenuti con metodi proprio discutibili, quindi perchè non imparare ANCHE qualche ricetta in cui non servono, giusto per variare e mettersi alla prova?

La settimana scorsa ero a corto di idee su come recuperare sei o sette carotine bio che mi stavano diventando un po' passine nel frigo. Volevo impiegarle per una torta, ricordandomi di quanto fosse buona quella del May, ad Amburgo.
Praticamente ogni volta che vado a fare show al "Queen Calavera - The Home of Burlesque", ormai leggendaria venue nel quartiere della Reeperbhan, Las vegas europea attaccata al porto di Amburgo, vado sempre a fare il brunch in questo grazioso caffè dotato di free wi-fi (una manna, perchè a casa di Sven, il gestore del Queen, che mi ospita ormai da quattro anni ogni volta che lavoro nel suo locale, il wi-fi non c'è: TRAGEDIA!), arredato con divanetti un po' vintage (nel senso che sono vecchi, ndr) e un buffet infinito a 4€ escluse le bevande, fino ad ora di pranzo. Fichissimo.
il backstage del Queen Calavera, Amburgo.
Nello specchio io, in primo piano Miss Anne Trophy (FR) e di spalle Lou On The Rocks (CH)
- © courtesy of Queen Calavera

la mia foto con dedica sulla "Wall of Fame" del Queen Calavera, Amburgo.

Insomma in questo May si mangia una torta di carote spettacolare. La prendo quasi ogni volta.
Guardando le carotine passe nel mio frigo mi era venuta voglia di farne una.
Peccato che non l'avessi mai fatta!
Per fortuna tra i miei amici su facebook, c'è la grandissima Théo Legrand: abile cuoca vegan francese, che per ben due volte mi ha deliziata con il suo catering, a Lyon, mentre ero intenta a lavorare per il TT Twister, neonato cabaret lionese che ospita ogni settimana artisti da tutto il mondo.
La Legrand, oltre ad essere una cuoca eccezionale, scrive un blog interessantissimo sulla cucina vegana, se vi dovesse interessare ve lo linko, ecco qua:
http://third-of-seven.jimdo.com/
e questa è la pagina su facebook, a cui metterei un bel "mi piace", se fossi in voi:
https://www.facebook.com/pages/Third-of-Seven/1458295224405200?fref=ts

Ebbene, la signora Legrand ha risposto ad un mio appello su facebook, mentre cercavo la torta di carote perfetta. La sua ricetta mi ha incuriosito e così ho deciso di provare a farla.
Ho trovato però tutti gli ingredienti necessari tranne il tofu morbido e così ho frullato un panetto di tofu duro con dello yogurt di soya.
Nella ricetta originale, le grammature relative agli ingredienti per la glassa non sono citate (l'autrice specifica che lei di solito va "a occhio", brava lei!), così come prima volta diciamo che me la sono cavata con una glassatura superficiale: la prossima volta andrà meglio.
La ricetta è qui, in lingua originale:
http://third-of-seven.jimdo.com/les-recettes-de-th%C3%A9o/du-sucr%C3%A9-dans-ton-bec/carrot-cake/
Per chi non capisse il francese, ho segnato la lista degli ingredienti in italiano, eccola qua:




 VEGAN CARROT CAKE - Ingredienti:
- olio e farina per lo stampo
- 200gr di farina di grano tenero
- 50gr di farina di farro
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
- 150gr di zucchero di canna
- 50gr di olio Isio 4
- 1 yogurt naturale di soya (100gr)
- 100gr di finissima composta di mele
- 350gr di carote grattugiate finemente
- 100gr di cocco essiccato
- 200gr di pezzetti di mela
- 100gr di nocciole intere sbucciate
- 50gr di mandorle sgusciate intere
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 1 cucchiaino di cannella in polvere

Per la glassa:
- 100gr di tofu molle
-  zucchero a velo
- polvere di noce di cocco

Io qui ho tradotto letteralmente ciò che è riportato negli ingredienti della ricetta originale.
Mi sento di specificare che:
- ho usato zucchero di canna INTEGRALE, per la mia torta
- la noce di cocco essiccata credo si intenda in polvere anche nella prima parte, negli ingredienti per l'impasto
- per la composta di mele ho grattugiato le mele, semplicemente. Ho pensato che, cuocendo già in forno, non fosse necessario sbollentarle ulteriormente.
- al posto dell'olio Isio 4 (che ho scoperto essere una miscela di olii vegetali e di olio extravergine di oliva 20%,), ho utilizzato dell'olio di arachidi che avevo in casa. E' meno saporito dell'olio d'oliva e per i dolci mi sembra più adatto.
- ho sminuzzato grossolanamente le nocciole e le mandorle, perchè intere mi davano fastidio.


la torta non ancora cotta
La realizzazione è semplice: ho amalgamato gli ingredienti "liquidi" ed ho aggiunto, piano piano, mescolando con una spatola, gli ingredienti solidi.
Ho messo tutto a 180° per 25 minuti.
Bisogna fare attenzione che la torta sia ben raffreddata prima di rivoltarla per guarnirla, perchè tende a spaccarsi. Io per esempio ho combinato un mini disastro!).



La realizzazione della glassa rimane un po' un mistero, credo che posterò una versione definitiva quando avrò sperimentato più volte.
A brevissimo le foto del risultato! Tra poco è Pasqua e... la torta da coniglietti ci stava!



Fatemi sapere come viene la vostra!


Io e Sven al Queen Calavera, Amburgo



mercoledì 25 marzo 2015

Finalmente l'ennesimo blog di cucina di cui non si sentiva così tanto il bisogno!

L'avevo detto: caldeggiavo l'idea di incominciare un blog di ricette e aneddoti di spettacolo già da tempo, ma solo ora ho finalmente trovato l'ispirazione (e un po' di aiuto tecnico!) per metterlo online.
Ringrazio Marco, il mirabolante fidanzato, per avermi sopportato durante la creazione del layout e tutto l'ambaradam conseguente, i fan sulla mia pagina facebook ed instagram per il supporto morale e qualche supporter di cui ancora, per scaramanzia, non voglio fare il nome, per le proposte di collaborazione. Diciamo che questo blog non sarà scritto da una mano sola e riserverà qualche sorpresa, come una vera showgirl sa fare... ;)

Innanzitutto, per chi non mi conoscesse e si trovasse qui per puro caso, mi presento: sono Nuit Blanche, una ballerina di burlesque e grande appassionata di CIBO! Mi piace moltissimo preparare cenette prelibate per i miei amici e i miei cari, non sono uno chef stellato ma ho una certa predisposizione per la cura nella realizzazione, nella scelta della materia prima, così come nella presentazione dei piatti.
Proporre un pranzo, una cena o un'aperitivo è come andare in scena: serve amore per l'eccellenza, volontà di stupire e senso estetico. Voglio migliorarmi in queste tre caratteristiche, in cucina come sul palcoscenico, e così sfrutterò un pochino i vostri pareri ed i vostri suggerimenti!

Spero di divertirvi e di divertirmi!

Buon Appetito!
Nuit

Nella foto: Nuit Blanche
ph: Kristal Imges - Berlin (Bassy Club)